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Giuseppe Ganduscio - “Quantu basilicò “

Quantu basilicò simini ogni annu! Tu mi n'ha' dari na cima a lu jornu A si vo' lu me curuzzu ti lu mannu lu to' mi l'ha' a mannari a lu ritornu. A li carnuzzi to' ciavuro fannu ca cu li ciara ci passa lu  sonnu Ah beddu si iu ti avissi a me' cumannu dumani mi susissi a mezzijornu.

Giuseppe Ganduscio- Perché il sud si ribella

Ha cantato la pace, la fatica e la gioia dei contadini siciliani A cura di Paolo Predieri “Sapeva parlare con i contadini siciliani, aveva quel meraviglioso, plastico, caldo modo di trovare la forma più semplice e diretta per unirsi alla loro umanità (…) si vedeva nei suoi occhi quel baleno che veniva da un’intelligenza vivissima, accorta, fedele al buon senso, ma pronta a farsi lirica, canto appassionato di gente che soffre e si apre ad una liberazione”. Così Aldo Capitini ricordava Giuseppe Ganduscio nato a Ribera (AG) nel 1925 una vita trascorsa fra la Sicilia e Firenze, dove è morto prematuramente nel settembre1963, stroncato da un male incurabile. Giuseppe Ganduscio , protagonista e guida nelle occupazioni delle terre da parte dei contadini siciliani nel 1945-46. Ha collaborato per un anno col Centro Studi di Danilo Dolci a Partitico e ha militato attivamente nel Pci, specificando ed approfondendo l’ impegno per la pace, arrivando a collaborare strettamente ...